Il progetto YOU CARE – YOUth Creating Action Research on Eco-anxiety, dedicato alla ricerca e al coinvolgimento dei giovani nella sensibilizzazione sul tema dell’eco-ansia, sta dando frutti davvero entusiasmanti. Dopo settimane di preparazione le ragazze e i ragazzi coinvolti nel progetto hanno portato a termine una street action durante la quale sono riusciti a coinvolgere, informare, dialogare tanti loro concittadini, parlando di ambiente ed emozioni. Un esito più che positivo che ha ottenuto il paluso di tutti i partner durante il meeting che si è svolto in Lituania, dove loro stessi hanno raccontato il lavoro svolto e i risultati ottenuti.
Un gruppo di 10 ragazze/i, 4 luoghi della città, tante immagini che parlavano di cambiamenti climatici, disastri ambientali, buone pratiche di resilienza climatica. Soprattutto, tanta gente che ha preferito fermarsi, piuttosto che passare oltre, per capire di che cosa si trattasse e per dialogare su un tema che è parso molto più conosciuto e percepito come problema angosciante dalla popolazione di quanto si potesse immaginare.
YOU CARE, il progetto finanziato dall’Unione Europea dedicato alla ricerca e al coinvolgimento dei giovani nella sensibilizzazione sul tema dell’eco-ansia di cui FELCOS Umbria è partner, ha messo a segno un importantissimo risultato, dando vita ad una street-action organizzata dal team di ragazze e ragazzi coordinati da Simone Felice. Dopo settimane di confronti sul tema e di progettazione condivisa, il gruppo si è lanciato in un pomeriggio di azione operativa, dando vita ad una articolata “missione” che si è svolta in 4 luoghi significativi di Foligno: piazza Piermarini, Porta Todi, il parco Hoffmann e l’ex Zuccherificio.
Strade e piazze luoghi di incontro e riflessioni condivise
In piazza Piermarini è stato allestito un piccolo caffè, con due pannelli sui quali le ragazze e i ragazzi avevano attaccato 16 immagini tratte dall’attualità, che rappresentavano sia gli effetti drammatici dei cambiamenti climatici come alluvioni, scioglimento dei ghiacci, migrazioni di massa, ma anche esempi di resilienza messi in atto in tante parti del mondo, che restituivano esempi positivi di come si possa affrontare un problema tanto urgente quanto grave.
A chiunque si fosse trovato a passare in quella parte città, i protagonisti dell’iniziativa hanno chiesto di fermarsi e di guardare, per poi lasciare accanto alle immagini delle piccole emoticon con le quali sottolineare le emozioni che quelle foto hanno trasmesso agli osservatori. Una modalità molto social di condivisione, che però ha consentito di poter parlare a voce della questione, portando le persone ad esprimere anche verbalmente il proprio pensiero, in una modalità inter-generazionale visto che i passanti che hanno accettato di prendere parte al “gioco di riflessione” erano di tutte le età.
In altri luoghi della città, invece, la street-action si è caratterizzata per una modalità più digitale. A Porta Todi, ex Zuccherificio e al Parco Hoffmann, le ragazzi e i ragazzi di You Care, suddivisi in coppie, hanno coinvolto i passanti in una suggestione virtuale. Utilizzando l’intelligenza artificiale hanno prima realizzato delle immagini di fantasia che ritraevano quegli stessi luoghi in chiave sia peggiorativa che migliorativa dal punto vista ambientale e poi, attraverso dei QR Code, hanno invitato i passanti a visualizzarle sui propri smartphone nei quali la foto appariva sotto alla scritta: (Do) You Care? E cioè: Ti interessa?
Anche in questo caso la risposta è stata incredibile. Tante persone si sono fermate decidendo di non passare oltre e di partecipare, visualizzando l’immagine artificiale, mettendola a confronto con il contesto reale e condividendo le emozioni che questo “gioco” trasmetteva loro.
Per i partner europei un esempio da seguire
Il percorso avviato in Umbria e a Foligno in particolare da FELCOS Umbria per il coinvolgimento dei giovani intorno alle attività del progetto, gli esiti della street-action e, più in generale, la qualità del lavoro svolto dalle ragazze e dai ragazzi che hanno partecipato, hanno ottenuto anche in Europa un grande apprezzamento. Solo qualche settimana dopo lo svolgimento dell’iniziativa, infatti, in Lituania si è svolto l’International Youth Exchange, un meeting a cui hanno partecipato tutti i giovani provenienti dai Paesi partner del progetto: Lituania, Italia, Bulgaria, Irlanda e Belgio.
“Torniamo da questo incontro con partner e i giovani degli altri Paesi coinvolti con la consapevolezza di aver fatto un grande lavoro per il nostro territorio – racconta Simone Felice, Project Manager e coordinatore per FELCOS Umbria del progetto You Care – e cioè aver smosso le coscienze dei cittadini attorno alla tematiche delle emozioni spesso negative che i cambiamenti climatici possono causare. Questo fenomeno sempre più attenzionato a livello europeo, riguarda non solo i nostri giovani ma tutti i giovani europei. In particolare, rispetto al lavoro svolto in questi mesi a Foligno, la commissione di valutazione dei percorsi territoriali si è dimostrata interessata e attratta dalle azioni artistiche e innovative intraprese dai ragazzi, tutte accomunate da un linguaggio non verbale per dare spazio anche a chi ha difficoltà a ricnoscere ed esprimere le proprie emozioni. Ora ci aspetta un traguardo ancora più ambizioso: portare le istanze dei giovani a Bruxelles dinanzi alle Istituzioni europee il prossimo ottobre”.
E noi non possiamo che augurare a queste ragazze e questi ragazzi un fantastico lavoro per il bene comune!
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