Giovani per la terra e il clima. Nell’orvietano prende avvio il percorso partecipato Clima-X

Blu come l’acqua immagazzinata nei corpi idrici superficiali e sotterranei; rosso come la terra, che calpestiamo ogni giorno, che utilizziamo per coltivare, costruire strade e capannoni o su cui crescono prati e foreste.  Il verde delle piante, alimentate dall’acqua che proviene dal cielo.

Questi i colori che rappresentano “Clima-X”, l’azione partecipata che abbiamo co-progettato con l’Eco Museo del Passaggio Orvietano, primo eco museo dell’Umbria, in collaborazione con l’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente di Fabro, Trame di Comunità, TRAMercato e la Comunità di Etica Vivente. 

Il nome dell’iniziativa – climax, dal greco “scala”, in ecologia rappresenta lo stadio finale dell’evoluzione di un ecosistema in una successione ecologica, che impatta duramente anche sulla produzione alimentare.  

Partendo dalla consapevolezza che la grande variabilità climatica ci costringe a un nuovo equilibrio per l’ecosistema, i giovani dell’area interna del sud-ovest orvietano realizzeranno ricerche e indagini per comprendere e promuovere le questioni del cambiamento climatico.

Studenti, tirocinanti, ricercatori, docenti e agricoltori di 20 territori dell’orvietano (Città della Pieve, Monteleone di Orvieto, Montegabbione, Parrano, San Venanzo, Ficulle, Fabro, Allerona, Castel Viscardo, Castel Giorgio, Orvieto, Porano, Baschi, Montecchio, Guardea, Alviano, Lugnano In Teverina, Attigliano, Giove e Penna in Teverina).

Quanto più l’agricoltura sarà in grado di aumentare la capacità del suolo di assorbire carbonio atmosferico, tanto più il Pianeta sarà in grado di rispondere alla crisi climatica. Tanto più utilizziamo sistemi di irrigazione più efficienti e meno idrovori, tanto più si riuscirà a ottimizzare le risorse presenti sul terreno e resistere ai mutamenti del clima. 

E allora cosa si fa? Si studia, si osserva e si formulano ipotesi, si pratica sul campo, ci si confronta, si scambiano saperi e conoscenze dentro e fuori la scuola, con i protagonisti di quella agricoltura contadina, che raffredda il Pianeta e decontamina l’agricoltura. 

Inserita nel più ampio progetto europeo “People and Planet” di cui siamo partner, Clima-X vedrà 5 tappe fino a marzo, con un ultimo appuntamento in coincidenza della Giornata dell’Acqua.

Non avveliamo il cibo, non facciamo sconti “alle fabbriche del mondo”, rilocalizziamo le filiere, e diamo la terra in mano ai giovani! E basta con Km0 parliamo invece di “filiera a vista” per toccare con mano e partecipare a tutti gli aspetti dei processi produttivi. Questo il grido registrato durante il primo appuntamento che si è svolto al TRAMercato di Fabro Scalo.

Grazie agli studenti e studentesse dell’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente di Fabro,  e ai giovani volontari da Francia, Olanda, Spagna e Italia del programma European Solidarity Corps  #EUSolidarityCorps – che stanno facendo esperienza sul campo presso i poderi  della Comunità di Etica Vivente, per l’apprendimento della permacultura intesa e interpretata nel suo senso più ampio e trasformativo e come strumento di giustizia sociale e climatica – si stanno mappando le pratiche e le misure di mitigazione e adattamento partendo dagli attori territoriali da Città della Pieve a Penna Teverina: aziende di produzione agricola e artigianale su piccola/media scala, enti pubblici, amministrazioni locali, altri enti e soggetti territoriali di interesse comunitario. 

Il prossimo appuntamento per Clima-X è a fine novembre, al TRAMercato di Orvieto. Vi aspettiamo!