CLESIDRA al via. In Cambogia la prima missione del progetto di cooperazione internazionale.

Si è svolta in Cambogia, nella regione di Ratanakiri, la prima missione di CLESIDRA – Civil society Links and Empowerment for Socially Inclusive Development in Ratanakiri. Il progetto, finanziato dall’Unione Europea, di cui FELCOS Umbria è capofila e che vede uniti in partenariato ILS LEDA, Building Community Voices e Urban Poor Women Development – UPWD, ha l’obiettivo di migliorare il reddito e l’accesso ai servizi di sostegno socio-economico per i piccoli agricoltori, le donne e i giovani.

 

L’arrivo del Project Manager Simone Felice in Cambogia e l’incontro con le rappresentanti dei nostri partner locali

Sono stati giorni faticosi, ma al tempo stesso avvincenti ed emozionanti. Sono stati giorni densi di attività e lavoro, con i quali abbiamo dato avvio al nuovo progetto di cooperazione internazionale che ha portato FELCOS Umbria ad operare in Cambogia, un Paese dove mai prima d’ora l’Associazione di Comuni per lo Sviluppo Sostenibile aveva lavorato. Si chiama CLESIDRA, un acronimo che sta per “Civil society Links and Empowerment for Socially Inclusive Development in Ratanakiri“. Ed è proprio da queste parole che si evince il senso di un intervento che ci vedrà impegnati per i prossimi tre anni in qualità di capofila, insieme ad altri tre partner: uno italiano, ILS LEDA, e due locali, Building Community Voices e Urban Poor Women Development – UPWD.

Grazie al finanziamento dell’Unione Europea andremo a realizzare tutta una serie di interventi mirati al miglioramento del reddito e all’accesso ai servizi di sostegno socio-economico per i piccoli agricoltori, le donne e i giovani. Per farlo sono state individuate quattro filiere di valore che andremo ad implementare e rafforzare, intorno cui operano diverse comunità di cittadini: tre riguardano prodotti agroalimentari come riso, anacardi e manioca. L’ultima invece riguarda il settore dell’ecoturismo e in particolare le attività della Beoung Yeak Loam Community.

“La Cambogia e in particolare la Pronvincia di Ratanakiri – ci racconta Simone Felice, Project Manager di FELCOS Umbria incaricato di coordinare il Progetto e che ha curato l’organizzazione della missione – è un luogo molto remoto dove il tempo sembra essersi fermato, lasciando intatte culture, tradizioni e comunità antichissime. Uno delle sfide più importanti per FELCOS Umbria e per tutto il partenariato sarà quella di riuscire a mantenere saldo e costante il coordinamento delle attività in queste zone remote e molto vulnerabili, riuscendo altresì ad instaurare un rapporto di fiducia tra i partner italiani e quelli cambogiani”.

 

La missione

Un momento dell’incontro istituzionale

L’obiettivo della missione inaugurale del progetto CLESIDRA, era quello di avviare formalmente le attività del progetto e di istituire i presupposti operativi e collaborativi tra i partner del progetto, le comunità dei cittadini e le Istituzioni locali, affinché tutte le attività possano essere svolte e portate a termine come da programma. Per questo durante la prima giornata si sono tenuti gli incontri formali con le autorità, durante i quali abbiamo interloquito con il Vice Governatore della Municipalità di Ban Lung, Kheang Yutheara, e con il Responsabile del Dipartimento dell’Economia e dell’Agricoltura della Municipalità di Bal Lung, Kem Sokha.

“Questa prima missione – continua a raccontare Felice – è stata anche l’occasione per ribadire l’approccio tipico di FELCOS Umbria, che vede i Progetti, a prescindere dalla tematica, inquadrarsi in un più ampio riferimento di cooperazione tra territori. Per questo si è tenuto particolarmente ad incontrare i rappresentanti delle autorità locali, soprattutto del Comune e della Provincia, per ribadire il sodalizio che il Progetto CLESIDRA intende promuovere. Devo dire che, nonostante le differenze culturali, l’accoglienza è stata sin da subito calorosa ma soprattutto piena di reciproco rispetto”.

Dopo la conferenza inaugurale che si è tenuta a Ban Lung City, alla presenza del Vice Governatore della Provincia, Moung Pang, e durante la quale abbiamo presentato il progetto, i suoi obiettivi, le sue principali attività, abbiamo dato seguito ad un altro dei principali scopi della missione: i sopralluoghi sui territori. Accompagnati dai partner locali, abbiamo scoperto le meraviglie e le difficoltà di quella terra splendida e abbiamo toccato con mano la realtà dove andremo ad operare, ascoltando le esigenze e le attese della gente, scoprendone i problemi, accogliendo suggerimenti e trovando le dovute risposte all’interno dell’impalcatura progettuale.

Un momento dell’incontro con i cittadini durante i sopralluoghi effettuati nella provincia di Ratanakiri

“Le visite sul campo ci hanno per messo di incontrare e di parlare direttamente con le comunità di agricoltori e più in generale con gli attori che ruotano intorno alle quattro filiere target di Progetto della Provincia di Ratankiri – riferisce al riguardo Felice -. Sono stati momenti molto emozionanti, aver avuto la possibilità di raggiungere i villaggi dove queste comunità abitano è stato arricchente sia dal punto di vista personale che quello più strettamente professionale, avendo ricevuto input sia rispetto alle attività di Progetto che alle aspettative”.

 

I prossimi passi

“Adesso si apre per noi la parentesi più strettamente tecnica delle attività di Progetto – conclude Felice parlando dei passi futuri di CLESIDRA -. Grazie al contributo di IlsLeda infatti il Progetto prevede l’istituzione di una piattaforma permanente multi-stakeholder (denominata PLASED) per il dialogo e la cooperazione tra la società civile, i gruppi di produttori e le autorità locali la quale contribuirà a rafforzare la competitività e la sostenibilità delle quattro catene di valore rilevanti per l’economia locale (riso, manioca, anacardi, turismo). Davanti a noi ci sono circa quaranta mesi di lavoro intenso, ma sono certo che FELCOS saprà cogliere al meglio tutte le occasioni per poter soddisfare le esigenze progettuali senza perdere di vista il nostro obiettivo più importante, ovvero quello di produrre un cambiamento concreto e duraturo favorire l’accesso alle risorse socio-economiche per i piccoli produttori, donne, giovani e le popolazioni indigene ed emarginate nella provincia di Ratanakiri”.

 

 

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