Medio Oriente: tutti insieme fermiamo la guerra e costruiamo la Pace

COMUNICATO STAMPA

Martedì 17 ottobre 2023

Moreno Landrini, Presidente di FELCOS Umbria

“Profondo dolore ed estrema preoccupazione”. Sono questi i sentimenti che Moreno Landrini, Presidente di FELCOS Umbria, Associazione di Comuni per lo Sviluppo Sostenibile, intende esprimere a nome di tutta l’Associazione, al termine del Consiglio Direttivo riunitosi lunedì 16 ottobre, in riferimento ai drammatici fatti che si stanno verificando in Medio Oriente.

“Condanniamo senza riserve il brutale attacco di Hamas contro Israele avvenuto lo scorso 7 ottobre, che ha provocato la perdita di centinaia di vite umane, tra cui bambini, donne e uomini di ogni età, e il rapimento di numerosi civili innocenti. La storica e consolidata relazione di cooperazione di FELCOS Umbria – afferma Landrini – con i Comuni, le Istituzioni locali e le associazioni palestinesi, che attualmente ci vede impegnati con il progetto “L.A.N.D. – Autorità Locali in Rete per lo Sviluppo sostenibile”, un progetto finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) a cui lavoriamo con l’Unione dei Comuni del Trasimeno e con l’Unione delle Terre dell’Olio e del Sagrantino, insieme ad ANCI Umbria, Comune di Assisi, AURI Umbria e TSA, sottolinea il profondo legame che ci unisce a quelle terre e, in particolare, alle popolazioni palestinesi e israeliane.

Come costruttori di ponti di Pace e dialogo, rivolgiamo un accorato appello a tutta la comunità internazionale affinché si adoperi con ogni sforzo e mezzo, per la salvezza e la protezione di tante altre vite innocenti, per evitare ulteriori escalation del conflitto, che potrebbe espandersi in maniera incontrollabile, e per la fine immediata delle ostilità.

Sosteniamo dunque l’appello delle Nazioni Unite per il cessate il fuoco, per il rispetto del diritto umanitario internazionale, per la liberazione di tutti gli ostaggi, per la creazione di corridoi umanitari per i civili, in particolare per i bambini e le persone più vulnerabili. Si può e si deve evitare una catastrofe umanitaria che non porterà né sicurezza né pace ad Israele e alla Palestina, ma solo più dolore, odio e violenza.

Hamas non rappresenta la Palestina e il popolo palestinese e la soluzione di questa crisi non può tradursi nell’annientamento della popolazione di Gaza. L’assedio totale, i bombardamenti indiscriminati e l’ultimatum di evacuazione potrebbero causare una catastrofe umanitaria.

Chiediamo all’Europa e all’Italia di assumere un ruolo di primo piano accanto alle Nazioni Unite nella ricerca del dialogo e della collaborazione nell’affrontare questa crisi.

Una volta che le armi taceranno, sarà fondamentale affrontare il tema di una Pace giusta e duratura per tutta l’area e le popolazioni che la abitano, attraverso il contestuale riconoscimento del legittimo diritto dei Palestinesi a uno Stato indipendente e di Israele nel vedere garantita la propria sicurezza. Scopi che rendono necessario un impegno a lungo termine anche tramite azioni di cooperazione allo sviluppo volte a ricostruire fiducia, offrire speranza e una vita dignitosa.

Noi, così come abbiamo sempre fatto, continueremo ad impegnarci con la nostra azione di cooperazione e dialogo tra territori e a sostenere tutte le iniziative in grado di promuovere il raggiungimento di una pace stabile e giusta per il Medio Oriente”.

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